TRADIZIONE
Quando la domenica aveva il sapore della festa
C’era un tempo in cui il calore delle emozioni nasceva attorno alla tavola. Quando le massaie si alzavano presto per ripetere un antico rito fatto di gesti semplici e sapienti. C’era un tempo in cui nonna Adelina, con le sue mani ruvide e sapienti, impastava la semola di grano duro insieme alle uova. Stendeva la pasta con il mattarello fino ad ottenere sottili, morbide e dorate sfoglie, che faceva riposare in panni di cotone. Tagliava poi la sfoglia in fili sottili sottili, che (a guardarli bene) sembravano “capelli d’angelo”, e li lasciava essiccare in una stanza ventilata. Ecco qui la famosa “pasta della domenica”: i Maccheroncini di Campofilone.
TRADIZIONE
Quando la domenica aveva il sapore della festa.
C’era un tempo in cui il calore delle emozioni nasceva attorno alla tavola. Quando le massaie si alzavano presto per ripetere un antico rito fatto di gesti semplici e sapienti. C’era un tempo in cui nonna Adelina, con le sue mani ruvide e sapienti, impastava la semola di grano duro insieme alle uova. Stendeva la pasta con il mattarello fino ad ottenere sottili, morbide e dorate sfoglie, che faceva riposare in panni di cotone. Tagliava poi la sfoglia in fili sottili sottili, che (a guardarli bene) sembravano “capelli d’angelo”, e li lasciava essiccare in una stanza ventilata. Ecco qui la famosa “pasta della domenica”: i Maccheroncini di Campofilone.
FAMIGLIA
Dal paesino di Campofilone alle tavole di tutto il mondo
Arriva il momento in cui il sapere artigiano viene tramandato di mano in mano. È stato così anche per la famiglia Marcozzi. Motivati da una forte passione, i tre fratelli Marcozzi – Gabriele, Barbara e Attilio – hanno imparato l’arte della pasta all’uovo di Campofilone accogliendo con amore gli antichi segreti di nonna Adelina. Da qui all’apertura del primo laboratorio artigianale Marcozzi a Campofilone, il passo è stato breve. Il consenso del pubblico ha incoraggiato la famiglia a fare il salto di qualità. Così è nato il pastificio Marcozzi di Campofilone: un’impresa moderna, dove la cura artigiana si affianca all’evoluzione tecnologica. Una realtà al passo con le nuove esigenze del consumatore, attraverso una gamma di specialità sempre più ampia e diversificata. Anno dopo anno, la pasta Marcozzi ha accresciuto la sua notorietà fino a diventare una realtà conosciuta e apprezzata in tutto il mondo.
FAMIGLIA
Dal paesino di Campofilone alle tavole di tutto il mondo.
Arriva il momento in cui il sapere artigiano viene tramandato di mano in mano. È stato così anche per la famiglia Marcozzi. Motivati da una forte passione, i tre fratelli Marcozzi – Gabriele, Barbara e Attilio – hanno imparato l’arte della pasta all’uovo di Campofilone accogliendo con amore gli antichi segreti di nonna Adelina. Da qui all’apertura del primo laboratorio artigianale Marcozzi a Campofilone, il passo è stato breve. Il consenso del pubblico ha incoraggiato la famiglia a fare il salto di qualità. Così è nato il pastificio Marcozzi di Campofilone: un’impresa moderna, dove la cura artigiana si affianca all’evoluzione tecnologica. Una realtà al passo con le nuove esigenze del consumatore, attraverso una gamma di specialità sempre più ampia e diversificata. Anno dopo anno, la pasta Marcozzi ha accresciuto la sua notorietà fino a diventare una realtà conosciuta e apprezzata in tutto il mondo.
STORIA
L’illustre storia dei “capelli d’angelo”: i Maccheroncini di Campofilone
I Maccheroncini di Campofilone nascono da una tradizione artigiana popolare del borgo medioevale di Campofilone. La storia narra che, anticamente, le uova non erano sempre disponibili. Così le vergare idearono una pasta fatta in casa, essiccata per conservare le uova; tagliata in fili sottili, poi lasciata riposare nelle madie e consumabile tutto l’anno. Inizialmente, i Maccheroncini di Campofilone erano un piatto dei giorni di festa, o un dono ricercato per amici illustri. Di essi già si parla nel 1400, in relazione all’Abbazia benedettina di Campofilone. Una specialità che nel 1560 viene servita ai vescovi del Concilio di Trento. Nel ‘700 diventa protagonista nei ricettari di famiglie nobiliari, per venire poi annoverata da Giacomo Leopardi come una delle sue 49 pietanze preferite. Fino ad arrivare ai giorni nostri, in cui ogni anno (fin dal 1964) si ripete la “Sagra dei Maccheroncini di Campofilone”, irresistibile richiamo per migliaia di turisti.
Nell’anno 2013 i “Maccheroncini di Campofilone” ottengono l’I.G.P., l’unica pasta all’uovo secca italiana ad aver ottenuto tale riconoscimento. Essi devono essere prodotti esclusivamente nel territorio di Campofilone, piccolo borgo medievale sito nella provincia di Fermo, seguendo un rigido disciplinare di produzione.
STORIA
L’illustre storia dei “capelli d’angelo”: i Maccheroncini di Campofilone.
I Maccheroncini di Campofilone nascono da una tradizione artigiana popolare del borgo medioevale di Campofilone. La storia narra che, anticamente, le uova non erano sempre disponibili. Così le vergare idearono una pasta fatta in casa, essiccata per conservare le uova; tagliata in fili sottili, poi lasciata riposare nelle madie e consumabile tutto l’anno. Inizialmente, i Maccheroncini di Campofilone erano un piatto dei giorni di festa, o un dono ricercato per amici illustri. Di essi già si parla nel 1400, in relazione all’Abbazia benedettina di Campofilone. Una specialità che nel 1560 viene servita ai vescovi del Concilio di Trento. Nel ‘700 diventa protagonista nei ricettari di famiglie nobiliari, per venire poi annoverata da Giacomo Leopardi come una delle sue 49 pietanze preferite. Fino ad arrivare ai giorni nostri, in cui ogni anno (fin dal 1964) si ripete la “Sagra dei Maccheroncini di Campofilone”, irresistibile richiamo per migliaia di turisti.
Nell’anno 2013 i “Maccheroncini di Campofilone” ottengono l’I.G.P., l’unica pasta all’uovo secca italiana ad aver ottenuto tale riconoscimento. Essi devono essere prodotti esclusivamente nel territorio di Campofilone, piccolo borgo medievale sito nella provincia di Fermo, seguendo un rigido disciplinare di produzione.
TERRITORIO
IL TIPICO SAPORE DI UNA TERRA AUTENTICA
Per la pasta Marcozzi di Campofilone, l’origine è tutto. Perché tutto nasce in un territorio unico per tradizione, tra le fertili campagne del borgo medioevale di Campofilone. Un pittoresco paesino dell’entroterra marchigiano, il cui nome deriva da “Campus Fullonus”, ossia stabilimento di tintori e lavandai (VII° sec. a.C). Una terra da sempre votata all’artigianato, che trova nella pasta all’uovo di Campofilone la sua massima espressione.
TERRITORIO
IL TIPICO SAPORE DI UNA TERRA AUTENTICA.
Per la pasta Marcozzi di Campofilone, l’origine è tutto. Perché tutto nasce in un territorio unico per tradizione, tra le fertili campagne del borgo medioevale di Campofilone. Un pittoresco paesino dell’entroterra marchigiano, il cui nome deriva da “Campus Fullonus”, ossia stabilimento di tintori e lavandai (VII° sec. a.C). Una terra da sempre votata all’artigianato, che trova nella pasta all’uovo di Campofilone la sua massima espressione.